VASTO. Le Associazioni scriventi diffondono un “Dossier” dal titolo Per Punta Penna tira una brutta “aria”, consegnato all’Amministrazione Comunale in occasione del Tavolo congiunto Ambiente e Turismo tenutosi il 6 novembre
Il dossier vuole essere al contempo un riassunto delle annose vicende che hanno interessato la zona di Punta Penna, con le sue molteplici destinazioni d’uso, e una richiesta ai diversi soggetti e Enti che a vario titolo hanno poteri di controllo e rilascio autorizzazioni.
L’occasione della pubblicazione della VINCA, che vuole insediare un impianto di Leganti Idraulici (cemento), ci ha spinto a ripercorrere le tappe salienti di un attrito non risolto tra differenti destinazioni d’uso dell’area: industriale, portuale, turistico-ricettivo, di tutela ambientale, abitativo, archeologico e paesaggistico; inoltre, e non da ultimo,ad evidenziare il problema della qualità dell’aria e della salute pubblica,che da anni aspetta risposte con monitoraggi in continuo e installazione di centraline, promessi dallo stesso Consorzio Industriale, ma maiposti in essere.
Ci chiediamo, provocatoriamente: “Se tutti i controlli promessi fossero effettivi e le autorizzazioni alle emissioni in atmosfera monitorate costantemente, quante aziende avrebbero vita facile a Punta Penna? e ancora … “Se non conosciamo lo stato di fatto, come si può permettere ulteriore rilascio di polveri in atmosfera, che per l’impianto in questione, determinerebbe un aumento del 400% rispetto ad ora?”
LEGGI IL DOSSIER “Per Punta Penna tira una brutta aria”
Le associazioni:
ARCI
Associazione Amici di Punta Aderci
Cobas del Lavoro Privato-Chieti
Comitato cittadino per la Tutela del Territorio
Italia Nostra-Vasto
WWF Zona Frentana e Costa Teatina
L’occasione della pubblicazione della VINCA, che vuole insediare un impianto di Leganti Idraulici (cemento), ci ha spinto a ripercorrere le tappe salienti di un attrito non risolto tra differenti destinazioni d’uso dell’area: industriale, portuale, turistico-ricettivo, di tutela ambientale, abitativo, archeologico e paesaggistico; inoltre, e non da ultimo,ad evidenziare il problema della qualità dell’aria e della salute pubblica,che da anni aspetta risposte con monitoraggi in continuo e installazione di centraline, promessi dallo stesso Consorzio Industriale, ma maiposti in essere.
Ci chiediamo, provocatoriamente: “Se tutti i controlli promessi fossero effettivi e le autorizzazioni alle emissioni in atmosfera monitorate costantemente, quante aziende avrebbero vita facile a Punta Penna? e ancora … “Se non conosciamo lo stato di fatto, come si può permettere ulteriore rilascio di polveri in atmosfera, che per l’impianto in questione, determinerebbe un aumento del 400% rispetto ad ora?”
LEGGI IL DOSSIER “Per Punta Penna tira una brutta aria”
Le associazioni:
ARCI
Associazione Amici di Punta Aderci
Cobas del Lavoro Privato-Chieti
Comitato cittadino per la Tutela del Territorio
Italia Nostra-Vasto
WWF Zona Frentana e Costa Teatina
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